Basilica di Santa Giusta
Basilica di Santa Giusta
La basilica di Santa Giusta rappresenta uno dei più significativi esempi dell’architettura romanica in Sardegna. Edificata presumibilmente nel XII secolo, la chiesa si distingue per l’impiego dell’arenaria proveniente dalle cave della penisola del Sinis. La facciata, di notevole interesse architettonico, è caratterizzata da una tripartizione dominata da una grande arcata. Il portale è impreziosito da due sculture marmoree raffiguranti un leone e una leonessa nell’atto di assalire due cervi, elementi di forte impatto visivo e simbolico. La composizione della facciata è ulteriormente arricchita da una croce in basalto, una trifora e un’apertura a rombo. L’interno della chiesa si articola in tre navate, separate da colonne tutte diverse tra loro, ricavate da materiali di reimpiego di epoca romana. Sotto il presbiterio si trova una cripta che custodisce le reliquie di Santa Giusta. Secondo Alberto La Marmora, studioso del XIX secolo, questo luogo potrebbe essere stato teatro del martirio della santa, conferendo all’edificio un significato storico e religioso ancora più profondo.