Oristano, Chiesa della Maddalena di Silì

Nonostante i meccanismi culturali tendano a diffidare dei fenomeni di cambiamento, al punto da relegarli tra le anomalie o le eccezioni al sistema, la vita culturale concreta di ogni comunità è fatta di incessanti cambiamenti e di continue, benché non di rado impercettibili, mutazioni.

È con questa avvertenza che noi dobbiamo osservare le manifestazioni di ‘contaminazione’ culturale tra stili architettonici di cui anche le chiese romaniche offrono testimonianza.

Ne è un esempio la Chiesa della Maddalena di Silì, citata per la compresenza di elementi stilistici pertinenti al gotico italiano con altri riconducibili alla tradizione romanica.

Abbiamo una prima menzione della chiesa nel 1336, ed è dunque a questa fase del XIV secolo che pare riconducibile la sua edificazione.

L’edificio presenta una pianta ad una sola navata ed è stata realizzata con l’impiego di conci in roccia vulcanica e calcare.

L’aula mostra una copertura in legno; l’abside è a pianta quadrata ed è dotata di una copertura con volta a crociera costolonata.

All’esterno restano leggibili, come elementi della fase originaria, solo la facciata e l’abside orientata ad est, a causa dell’addossamento alla chiesa di un successivo convento.

La facciata risulta tripartita dalla presenza di due paraste angolari e due lesene sormontate da archetti pensili.

Il portale, posto al centro della facciata, architravato e sovrastato da arco di scarico centinato, presenta capitelli a motivi vegetali.

Il lato sud ha subito pesanti restauri: ora mostra un’articolazione a sei specchi sovrastati da archetti pensili.

Nel terzo specchio della facciata si apre un altro portale architravato.

L’abside offre all’ambiente due fonti di luce: una monofora e una grande bifora trilobata.



DESCRIZIONE:

La chiesa ha influenze architettoniche gotiche e romaniche.

La sua storia inizia nel XIV secolo.

È stata costruita in pietra vulcanica e calcare.

Il prospetto è tripartito con paraste angolari e lesene coronate da archetti pensili.

Il portale centrale è decorato con capitelli vegetali.

L’edificio ha una sola navata.

L’abside offre luce attraverso una monofora e una grande bifora trilobata.

NARRAZIONE:

Nonostante i meccanismi culturali tendano a diffidare dei fenomeni di cambiamento, al punto da relegarli tra le anomalie o le eccezioni al sistema, la vita culturale concreta di ogni comunità è fatta di incessanti cambiamenti e di continue, benché non di rado impercettibili, mutazioni. 

È con questa avvertenza che noi dobbiamo osservare le manifestazioni di ‘contaminazione’ culturale tra stili architettonici di cui anche le chiese romaniche offrono testimonianza. 

Ne è un esempio la Chiesa della Maddalena di Silì, citata per la compresenza di elementi stilistici pertinenti al gotico italiano con altri riconducibili alla tradizione romanica. 

Abbiamo una prima menzione della chiesa nel 1336, ed è dunque a questa fase del XIV secolo che pare riconducibile la sua edificazione. 

L’edificio presenta una pianta ad una sola navata ed è stata realizzata con l’impiego di conci in roccia vulcanica e calcare. 

L’aula mostra una copertura in legno; l’abside è a pianta quadrata ed è dotata di una copertura con volta a crociera costolonata. 

All’esterno restano leggibili, come elementi della fase originaria, solo la facciata e l’abside orientata ad est, a causa dell’addossamento alla chiesa di un successivo convento. 

La facciata risulta tripartita dalla presenza di due paraste angolari e due lesene sormontate da archetti pensili. 

Il portale, posto al centro della facciata, architravato e sovrastato da arco di scarico centinato, presenta capitelli a motivi vegetali.

Il lato sud ha subito pesanti restauri: ora mostra un’articolazione a sei specchi sovrastati da archetti pensili. 

Nel terzo specchio della facciata si apre un altro portale architravato.  

L’abside offre all’ambiente due fonti di luce: una monofora e una grande bifora trilobata.

VIRTUAL TOUR: BIBLIOGRAFIA:

V. Angius, voce “Oristano”, in G. Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il re di Sardegna, XIII, Torino, G. Maspero, 1845, p. 299;
D. Scano, Storia dell’arte in Sardegna dal XI al XIV secolo, Cagliari-Sassari, Montorsi, 1907, pp. 323-325.
D. Levi, “Restauri ed acquisti della R. Soprintendenza di Sardegna”, in Bollettino d’Arte, XXX, fasc. 6, dicembre 1936, pp. 268-271.
R. Delogu, L’architettura del Medioevo in Sardegna, Roma, La Libreria dello Stato, 1953, pp. 224-225.
M. Botteri, Guida alle chiese medievali della Sardegna, Sassari, Chiarella, 1978, pp. 85-86.
R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300, collana “Storia dell’arte in Sardegna”, Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 167.
R. Coroneo, Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico culturali, Cagliari, AV, 2005, p. 75

COMUNE:09170 Oristano - località Silì INDIRIZZO:via Nazionale, s.n.c., SP 55 MAPPA:Array
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