Usellus, chiesa di Santa Lucia

Se, spesso, sono i centri urbani dell’isola ad offrire ai viaggiatori monumentali esempi di architettura romanica, è nelle campagne che, non di rado, abbiamo l’opportunità di incontrare edifici sacri strutturalmente più vicini alle fasi originarie di tale fenomeno architettonico e culturale.

Ne è un esemplare la chiesa campestre di Santa Lucia.

Non abbiamo  notizie documentarie che consentano di datare con certezza il momento della sua realizzazione, comunque desumibile dall’analisi formale dell’edificio e collocabile tra la fine del XII e la prima metà del XIII secolo.

La chiesa presenta una sola navata, a cui è stato aggiunto, in un momento cronologico non ben definibile, un edificio rettangolare, probabilmente posto in sostituzione dell’abside originaria.

La facciata, con sommità a doppio spiovente, ospita il portale architravato, dotato di stipiti e mensole; sull’architrave poggiano l’arco di scarico e la lunetta a tutto sesto.

La mensola di sinistra è decorata da una protome antropomorfa, mentre quella di destra appare molto deteriorata.

La facciata culmina con un campanile a vela in cui le due luci della centina semicircolare sono separate da una colonnina con capitello a stampella.

Nella testata sud-orientale si apre una piccola apertura rettangolare, mentre un altro portale dalla centina arcuata si apre sul prospetto sud-occidentale.

In prossimità della base di uno degli stipiti monolitici  si nota un concio con una cavità semicircolare, probabilmente destinato ad accogliere un bacino di ceramica, di cui non si ha più traccia.

La copertura dello spazio interno, suddiviso in due ambienti da un’arcata dal sesto ribassato, è in legno e di recente realizzazione.

L’altare settecentesco, in muratura e stucco, accoglie la statua della santa a cui è dedicata la chiesa.



DESCRIZIONE:

La chiesa, con una sola navata, ha subìto modifiche nel corso del tempo, come l’aggiunta di un edificio rettangolare al posto dell’abside originale.

Potrebbe essere stata costruita tra la fine del XII e la prima metà del XIII secolo.

La facciata presenta un portale architravato con elementi decorativi, e un campanile a vela.

All’interno una volta a sesto ribassato divide lo spazio, con un altare settecentesco dedicato a Santa Lucia.

NARRAZIONE:

Se, spesso, sono i centri urbani dell’isola ad offrire ai viaggiatori monumentali esempi di architettura romanica, è nelle campagne che, non di rado, abbiamo l’opportunità di incontrare edifici sacri strutturalmente più vicini alle fasi originarie di tale fenomeno architettonico e culturale. 

Ne è un esemplare la chiesa campestre di Santa Lucia. 

Non abbiamo  notizie documentarie che consentano di datare con certezza il momento della sua realizzazione, comunque desumibile dall’analisi formale dell’edificio e collocabile tra la fine del XII e la prima metà del XIII secolo. 

La chiesa presenta una sola navata, a cui è stato aggiunto, in un momento cronologico non ben definibile, un edificio rettangolare, probabilmente posto in sostituzione dell’abside originaria. 

La facciata, con sommità a doppio spiovente, ospita il portale architravato, dotato di stipiti e mensole; sull’architrave poggiano l’arco di scarico e la lunetta a tutto sesto.  

La mensola di sinistra è decorata da una protome antropomorfa, mentre quella di destra appare molto deteriorata. 

La facciata culmina con un campanile a vela in cui le due luci della centina semicircolare sono separate da una colonnina con capitello a stampella. 

Nella testata sud-orientale si apre una piccola apertura rettangolare, mentre un altro portale dalla centina arcuata si apre sul prospetto sud-occidentale. 

In prossimità della base di uno degli stipiti monolitici  si nota un concio con una cavità semicircolare, probabilmente destinato ad accogliere un bacino di ceramica, di cui non si ha più traccia. 

La copertura dello spazio interno, suddiviso in due ambienti da un’arcata dal sesto ribassato, è in legno e di recente realizzazione. 

L’altare settecentesco, in muratura e stucco, accoglie la statua della santa a cui è dedicata la chiesa.

VIRTUAL TOUR: BIBLIOGRAFIA:

V. Angius, “S.V. Usellus”, in G. Casalis, Dizionario geografico, storico, statistico, commerciale degli Stati di S. M. il Re di Sardegna, XXIII, Torino 1853, pp. 425- 431. 

R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300, collana “Storia dell’arte in Sardegna”, Nuoro, Ilisso, 1993.
R. Coroneo, Chiese Romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali, Cagliari 2005. 

C. Nonne, La chiesa di Santa Lucia: contributo all’architettura Romanica Sarda, in “Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Cagliari”, 2006, 24, 1, pp. 161-186. 

A. Piras – A. Sanna, La Marmilla attraverso le sue storie e le sue leggende, Cagliari 2006. 

A. Scanu, Itinerari nel Monte Arci. Guide e itinerari ambientali della Sardegna, Sassari 2001. 

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