Santu Lussurgiu, San Leonardo De Siete Fuentes

La storia dell’umanità è da sempre associata all’acqua, prezioso elemento vitale.

Non a caso gli uomini fin dalla preistoria, sono andati in cerca di sorgenti e di corsi d’acqua per scegliere i luoghi in cui vivere.

Anche in Sardegna abbiamo eclatanti manifestazioni di questo privilegiato rapporto tra esseri umani e acqua e la chiesa di San Leonardo ne è esplicita testimonianza: l’edificio fu, infatti, realizzato nell’area chiamata “delle sette fontane”, dallo spagnolo “siete fuentes” per via delle sette sorgenti limitrofe.

Tale rapporto è attestato anche in molti documenti storici: nel “Condaghe di San Nicola di Trullas” (XII-XIII secolo) rileviamo la menzione di una “villa VII funtanas”, al 1341 risale la notizia di una “ecclesia septem fontium” e nel 1355 si attesta l’esistenza dell’ospedale di “San Leonardo di sette fontane”, tenuto dagli Ospedalieri di San Giovanni.

La documentazione non attesta la data di edificazione della chiesa, realizzata in conci di basalto, ma sembra comunque più che plausibile collocare a metà del XII secolo la creazione di una prima aula a una navata con abside semicircolare. Fra il XIII e XIV secolo il muro nord  fu abbattuto e venne ricostruita l’abside con l’attuale pianta quadrata con monofora archiacuta.

Particolare è la scelta stilistica per cui gli archetti monolitici sono a tutto sesto e non a sesto acuto come la monofora absidale. La facciata, contornata ai lati da paraste, è suddivisa, da archetti a tutto sesto, in due registri orizzontali: la parte superiore è timpanata, quella inferiore, segnata dalla presenza di due portali architravati e lunettati a tutto sesto, è a sua volta ripartita da una lesena.

La somiglianza stilistica dei due portali non è prova della loro coeva realizzazione, ma riflesso della ricerca di coerenza stilistica da parte di coloro che hanno realizzato il secondo portale



DESCRIZIONE:

Sin dalla preistoria l’uomo ha sempre cercato di stabilirsi in contesti ricchi di sorgenti e corsi d’acqua.

In Sardegna ne è testimonianza la chiesa di San Leonardo che si trova nei pressi delle “sette fontane”, documentata storicamente dal “Condaghe di San Nicola di Trullas” (XII-XIII secolo).

Anche se la data esatta di costruzione è sconosciuta, la chiesa presenta una navata con abside semicircolare del XII secolo e un’abside quadrata con monofora a sesto acuto del XIII-XIV secolo.

La facciata è decorata con pilastri leggermente sporgenti e due portali con archi a tutto sesto.

NARRAZIONE:

La storia dell’umanità è da sempre associata all’acqua, prezioso elemento vitale. 

Non a caso gli uomini fin dalla preistoria, sono andati in cerca di sorgenti e di corsi d’acqua per scegliere i luoghi in cui vivere. 

Anche in Sardegna abbiamo eclatanti manifestazioni di questo privilegiato rapporto tra esseri umani e acqua e la chiesa di San Leonardo ne è esplicita testimonianza: l’edificio fu, infatti, realizzato nell’area chiamata “delle sette fontane”, dallo spagnolo “siete fuentes” per via delle sette sorgenti limitrofe. 

Tale rapporto è attestato anche in molti documenti storici: nel “Condaghe di San Nicola di Trullas” (XII-XIII secolo) rileviamo la menzione di una “villa VII funtanas”, al 1341 risale la notizia di una “ecclesia septem fontium” e nel 1355 si attesta l’esistenza dell’ospedale di “San Leonardo di sette fontane”, tenuto dagli Ospedalieri di San Giovanni. 

La documentazione non attesta la data di edificazione della chiesa, realizzata in conci di basalto, ma sembra comunque più che plausibile collocare a metà del XII secolo la creazione di una prima aula a una navata con abside semicircolare. Fra il XIII e XIV secolo il muro nord  fu abbattuto e venne ricostruita l’abside con l’attuale pianta quadrata con monofora archiacuta. 

Particolare è la scelta stilistica per cui gli archetti monolitici sono a tutto sesto e non a sesto acuto come la monofora absidale. La facciata, contornata ai lati da paraste, è suddivisa, da archetti a tutto sesto, in due registri orizzontali: la parte superiore è timpanata, quella inferiore, segnata dalla presenza di due portali architravati e lunettati a tutto sesto, è a sua volta ripartita da una lesena. 

La somiglianza stilistica dei due portali non è prova della loro coeva realizzazione, ma riflesso della ricerca di coerenza stilistica da parte di coloro che hanno realizzato il secondo portale

VIRTUAL TOUR: BIBLIOGRAFIA:

D. Scano, Storia dell’arte in Sardegna dal XI al XIV secolo, Cagliari, Sassari, Montorsi, 1907, pp. 315-316;

G. Crudeli, “Chiesa di San Leonardo di Siete Fuentes in territorio di Santu Lussurgiu”, in Studi Sardi, X-XI, 1952, pp. 477-490;

R. Delogu, L’architettura del Medioevo in Sardegna, Roma, La Libreria dello Stato, 1953, pp. 129, 235-236;

R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300, collana “Storia dell’arte in Sardegna”, Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 61;

R. Coroneo, Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico-culturali, Cagliari, AV, 2005, pp. 59;

R. Coroneo, “La chiesa di San Leonardo di Siete Fuentes”, in Santu Lussurgiu. Dalle origini alla “Grande Guerra”, a cura di G. Mele, Nuoro, Solinas, 2005, pp. 45-58.

INDIRIZZO:09075 San Leonardo De Siete Fuentes OR, Italia MAPPA:Array
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