Ussana, Chiesa di San Saturnino

I luoghi sacri e le loro denominazioni possono offrire, a chi se ne interessa, preziose testimonianze o semplici suggestioni in merito ai legami tra i territori, alle relazioni tra i centri urbani, alle connessioni tra le comunità.

È questo il caso della chiesa di San Saturnino, dedicata appunto al martire cagliaritano, localmente denominato “Santu Sadurru”.

La sua prima menzione appare in un manoscritto del 1581, che la identifica come l’antica parrocchia.

La struttura, edificata con buona probabilità nel primo quarto del XII secolo, è stata realizzata con materiali di vario taglio e pezzatura e presenta una planimetria a due navate e absidi rivolte a nord-est, ciascuna dotata di un portale centinato.

Le due navate sono divise da arcate irregolari, poggianti su colonne e capitelli di riuso databili al I secolo d.C.

La navata nord presenta una copertura con volta a botte e sottarchi su mensole.

Un crollo della volta sud in pietra, avvenuto nel XIII secolo, fu l’occasione per sottoporre l’edificio a vari rifacimenti: il rinforzo del muro nord-est, la ricostruzione del muro sud-ovest e la sostituzione della volta in pietra crollata con una nuova in legno.

Significativa anche l’inversione, risalente al ‘700, dell’asse liturgico.

Anche la storia recente della chiesa ci riporta testimonianze importanti: fonti documentarie rivelano l’utilizzo della chiesa, nel 1917, come alloggio per i prigionieri di guerra.



DESCRIZIONE:

La chiesa è stata costruita probabilmente nel XII secolo con materiali vari.

L’edificio ha due navate con absidi orientate a nordest.

All’interno si osservano colonne e capitelli d’epoca romana (I secolo d.C.)

Nel corso della storia ha subìto diversi rifacimenti.

Nel 1917 è stata utilizzata come alloggio per i prigionieri di guerra.

NARRAZIONE:

I luoghi sacri e le loro denominazioni possono offrire, a chi se ne interessa, preziose testimonianze o semplici suggestioni in merito ai legami tra i territori, alle relazioni tra i centri urbani, alle connessioni tra le comunità. 

È questo il caso della chiesa di San Saturnino, dedicata appunto al martire cagliaritano, localmente denominato “Santu Sadurru”. 

La sua prima menzione appare in un manoscritto del 1581, che la identifica come l’antica parrocchia.

La struttura, edificata con buona probabilità nel primo quarto del XII secolo, è stata realizzata con materiali di vario taglio e pezzatura e presenta una planimetria a due navate e absidi rivolte a nord-est, ciascuna dotata di un portale centinato. 

Le due navate sono divise da arcate irregolari, poggianti su colonne e capitelli di riuso databili al I secolo d.C. 

La navata nord presenta una copertura con volta a botte e sottarchi su mensole.

Un crollo della volta sud in pietra, avvenuto nel XIII secolo, fu l’occasione per sottoporre l’edificio a vari rifacimenti: il rinforzo del muro nord-est, la ricostruzione del muro sud-ovest e la sostituzione della volta in pietra crollata con una nuova in legno. 

Significativa anche l’inversione, risalente al ‘700, dell’asse liturgico. 

Anche la storia recente della chiesa ci riporta testimonianze importanti: fonti documentarie rivelano l’utilizzo della chiesa, nel 1917, come alloggio per i prigionieri di guerra.

BIBLIOGRAFIA:

V. Angius, voce “Ussana”, in G. Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, XXIII, Torino, G. Maspero, 1853, p. 440;
A. Taramelli, “Ussana – Scoperte di tombe di età incerta in territorio del Comune, regione di Salomea”, in Notizie degli Scavi, 1906, pp. 57-58;
P. Piga Serra, “Contributi alla studio delle chiese a due navate in Sardegna, La chiesa di S. Saturnino di Ussana (Cagliari)”, in Atti della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari, n. 8, 1980, pp. 353-369;
O. Lilliu, La chiesa di S. Saturnino a Ussana: ricerche e restauri, Quartu Sant’Elena, 1984, pp. 7-63;
R. Serra, La Sardegna, collana “Italia romanica”, Milano, Jaca Book, 1989, pp. 343-344;
G. Nieddu, La decorazione architettonica della Sardegna romana, Oristano, S’Alvure, 1992, sch. 47-48;
R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo ‘300, collana “Storia dell’arte in Sardegna”, Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 69;
Ussana, a cura di R. Copez, Cagliari, Janus, 1997 (II ed. 1999), pp. 11, 17, 59-60;
R. Coroneo, Chiese romaniche della Sardegna. Itinerari turistico culturali, Cagliari, AV, 2005, p. 87.

COMUNE:09020 Ussana INDIRIZZO:via S. Saturnino, 2 MAPPA:Array
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