Villaputzu, Chiesa di San Nicola Quirra

La quasi totalità delle chiese romaniche che compongono il mosaico isolano sono state edificate utilizzando la pietra come materiale da costruzione.

Ma abbiamo due importanti eccezioni a questa regola, costruite utilizzando il mattone cotto: San Gavino di Lorzia, a Bono, e l’edificio che ci accingiamo a conoscere, la chiesa di San Nicola di Quirra, ubicata nelle vicinanze dell’omonimo castello.

Purtroppo, non abbiamo notizie documentarie relative alla costruzione della chiesa, ma pare plausibile collocare la sua realizzazione tra la seconda metà del XII secolo e gli inizi del XIII.

Dagli studi è emerso che per la progettazione dell’edificio sono stati utilizzati, come metodo di misurazione, la “canna toscana” e la “quadratura”.

L’aula a una sola navata, e con abside orientata a est, è coperta da un tetto in legno su capriate che si appoggiano a cornici decorate da incisioni con motivi geometrici.

Su ogni fianco si aprono due monofore e un’altra monofora si apre nell’abside, che è arricchita da una serie di archetti impostati su peducci decorati anch’essi con motivi geometrici.

Una serie di archetti movimenta gli spioventi del frontone est, i fianchi della chiesa e la facciata, che viene così modulata in due settori al centro dei quali si apre il portale.

La facciata raggiunge il suo culmine con un suggestivo campanile a vela con apertura ogivale che rende ancor più affascinante la chiesa di San Nicola di Quirra. Rivolgiamole, ora, un saluto, grati per ciò che ci ha donato.



DESCRIZIONE:

La gran parte delle chiese romaniche in Sardegna sono costruite in pietra, eccetto San Gavino di Lorzia a Bono e la chiesa di San Nicola di Quirra realizzate con l’uso del mattone cotto.

La data esatta della costruzione di quest’ultima è sconosciuta, ma si stima intorno alla fine del XII secolo o all’inizio del XIII.

La progettazione dell’edificio ha impiegato metodi di misurazione come la “canna toscana” e la “quadratura”. La chiesa di San Nicola di Quirra presenta una sola navata con un’abside rivolta verso est, sovrastata da un tetto in legno decorato con incisioni geometriche.

La facciata è arricchita da archi, dando alla chiesa un aspetto affascinante, culminando in un campanile a vela con apertura ogivale.

NARRAZIONE:

La quasi totalità delle chiese romaniche che compongono il mosaico isolano sono state edificate utilizzando la pietra come materiale da costruzione.

Ma abbiamo due importanti eccezioni a questa regola, costruite utilizzando il mattone cotto: San Gavino di Lorzia, a Bono, e l’edificio che ci accingiamo a conoscere, la chiesa di San Nicola di Quirra, ubicata nelle vicinanze dell’omonimo castello. 

Purtroppo, non abbiamo notizie documentarie relative alla costruzione della chiesa, ma pare plausibile collocare la sua realizzazione tra la seconda metà del XII secolo e gli inizi del XIII. 

Dagli studi è emerso che per la progettazione dell’edificio sono stati utilizzati, come metodo di misurazione, la “canna toscana” e la “quadratura”.

L’aula a una sola navata, e con abside orientata a est, è coperta da un tetto in legno su capriate che si appoggiano a cornici decorate da incisioni con motivi geometrici.

Su ogni fianco si aprono due monofore e un’altra monofora si apre nell’abside, che è arricchita da una serie di archetti impostati su peducci decorati anch’essi con motivi geometrici.   

Una serie di archetti movimenta gli spioventi del frontone est, i fianchi della chiesa e la facciata, che viene così modulata in due settori al centro dei quali si apre il portale. 

La facciata raggiunge il suo culmine con un suggestivo campanile a vela con apertura ogivale che rende ancor più affascinante la chiesa di San Nicola di Quirra. Rivolgiamole, ora, un saluto, grati per ciò che ci ha donato.

BIBLIOGRAFIA:

V. Angius, “Chirra”, in G. Casalis, Dizionario geografico storico-statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, V, Torino, G. Maspero, 1839, pp. 20-25;

S. Rattu, La chiesa di San Nicola di Quirra in Sardegna, Torino, 1942;

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R. Serra, La Sardegna, collana “Italia romanica”, Milano, Jaca Book, 1989, pp. 351-352;

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INDIRIZZO:SS 125 - 09040 Villaputzu MAPPA:Array
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